Costruire un impianto eolico per la produzione di energia elettrica nello Swaziland in una zona tra il Mozambico e il Sud Africa colpita da frequenti disastri ambientali. Il progetto, promosso da Legambiente, sarà realizzato grazie ad un’intesa tra Provincia di Modena, Legambiente e Cesi spa di Milano, Centro elettrotecnico sperimentale italiano, con un costo di circa 500 mila euro, di cui 24 mila messi a disposizione dalla Provincia di Modena per la realizzazione dello studio di fattibilità e la progettazione dell’impianto.


L’impianto fornirà energia sufficiente per la comunità locale di Shewula, dove sarà realizzata l’opera, ma soprattutto genererà un interessante introito economico attraverso la vendita dell’energia prodotta, che permetterà di dare sostenibilità finanziaria al programma di aiuti agli orfani di Aids che la comunità di Shewula gestisce con il sostegno di Legambiente e Cospe.

“Questo progetto – sottolinea Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente – ha un alto valore umanitario e sociale perché coniuga sviluppo sostenibile e cooperazione internazionale, promuovendo una fonte di energia rinnovabile al servizio di una comunità in grande difficoltà”.

Shewula, infatti, è una comunità di circa mille famiglie di agricoltori-allevatori con un numero elevato di bambini orfani a causa dell’Aids che in quest’area colpisce circa il 40 per cento degli adulti. A Shewula Legambiente ha avviato da tempo un programma di assistenza incentrato su educazione, salute e sicurezza alimentare che coinvolge oltre 700 bambini.

Per favorire lo sviluppo agricolo, essenziale per la sopravvivenza della popolazione, si punta ora su una risorsa di cui la zona è particolarmente ricca: il vento che soffia in modo incessante dall’Oceano Indiano.

Sfruttando la sua forza è possibile produrre energia elettrica da vendere alla rete nazionale garantendo fondi preziosi per continuare ad assistere gli orfani. Una parte di questa energia, inoltre, sarà utilizzata direttamente dalla comunità per sviluppare l’agricoltura.

“L’aumento dell’effetto serra e i conseguenti mutamenti climatici – ha dichiarato Maurizio Gubbiotti, responsabile del Dipartimento Internazionale di Legambiente, rappresentano una nuova terribile minaccia per i poveri del mondo, perché sono proprio loro a pagare i prezzi più alti per il degrado ambientale, l’inquinamento, la dissipazione delle risorse naturali. Riuscire a promuovere proprio da un paese del Sud del mondo un progetto per lo l’utilizzo delle energie rinnovabili è un passo fondamentale per la nostra associazione verso la via dello sviluppo sostenibile, unica e reale alternativa positiva per lo sviluppo di questi paesi”.

Il progetto prevede l’installazione entro il 2006 di una turbina eolica della potenza di 250 chilowatt; un primo studio di fattibilità realizzato da Cesi ha già fornito indicazioni positive: si stima una produzione annuale di circa 800 megawattora con un introito economico di circa 16 mila euro e ha ora il compito di progettare l’opera in collaborazione con un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle parti.