Circa 500 bambini modenesi rischiano di non avere il servizio di scuola d’infanzia per il prossimo anno scolastico, 23 classi delle elementari e 60 delle medie potrebbero non ottenere il cosiddetto “tempo lungo”, problemi ci sono anche per gli organici delle superiori, per il sostegno ai disabili e l’educazione agli adulti.

L’elenco lo stila il vicepresidente della Provincia Claudio Bergianti che, insieme agli assessori all’Istruzione dei principali Comuni, ha scritto al ministro Letizia Moratti per evidenziare le situazioni critiche e chiedere un adeguamento dell’assegnazione dei contingenti di insegnanti. “La domanda di scolarità è in aumento – spiega Bergianti – perciò occorre adeguare le risorse, dando alla scuola quell’effettiva priorità che merita per il futuro del Paese”.

L’analisi delle esigenze modenesi è stata svolta nei giorni scorsi dalla Conferenza provinciale per l’Istruzione e la Formazione professionale alla luce delle iscrizioni, della formazione delle classi, dell’assegnazione di insegnanti sulla base della recente circolare ministeriale.

Per le scuole dell’infanzia l’organico assegnato non consente di aprire le 21 nuove sezioni richieste dai Comuni per far fronte all’incremento della domanda di circa 500 bambini. “Si tratta di un servizio – commenta Bergianti – che le famiglie modenesi sono giustamente abituate a considerare un diritto”.

Nelle elementari e nelle medie, invece, non “viene soddisfatta la richiesta delle famiglie di tempo scuola avendo bloccato gli organici alle dimensioni del tempo pieno e prolungato dell’anno precedente non dando risposta, in questo modo, all’incremento di richiesta di “tempo lungo”, quel tempo opzionale e facoltativo per le famiglie che lo stesso ministro ha ripetutamente e solennemente dichiarato essere dovere della scuola fornire, sulla base delle scelte delle famiglie”. Scelte che a Modena si traducono in 23 classi delle elementari e 60 delle medie che rischiano di avere il “tempo lungo”.

Per le superiori si denuncia la sottostima degli studenti (“con conseguente grave restrizione sugli organici degli insegnanti), mentre la conferma del contingente di insegnanti di sostegno per l’integrazione dei disabili non tiene conto dell’aumento degli alunni certificati: “Peggiorerà così il rapporto tra insegnanti di sostegno e alunni disabili passando da 2,68 a 2,73, un rapporto che già è assai peggiore della media nazionale (1,96)”. Critiche anche per il degli organici per i centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti che “non consente di soddisfare la crescente domanda in tutto il territorio provinciale”.

Insieme a Bergianti firmano la lettera al ministro anche gli assessori all’Istruzione dei distretti modenesi: Morena Manfredini per il Comune di Modena; Cristina Manicardi per l’Associazione Intercomunale di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera; Ruggero Cavani per l’Associazione dei Comuni modenesi del distretto ceramico; Barbara Bulgarelli per l’Unione dei Comuni modenesi dell’Area Nord; Sergio Graziosi per il Comune di Castelfranco; Andrea Paltrinieri per l’Unione Terra dei Castelli; Giandomenico Tomei, presidente della Comunità montana del Frignano.