Cresce il numero degli occupati in Italia a gennaio: in base ai dati Istat l’occupazione è infatti salita dello 0,8% rispetto a gennaio 2003 e dello 0,2% rispetto ad ottobre 2003. Il numero degli occupati in gennaio è risultato pari a 21 milioni 991 mila unità.


Il ritmo di crescita dell’occupazione in Italia, spiegano i tecnici dell’Istat, si è ”nuovamente
affievolito in gennaio”: si è infatti passati dal +1% di luglio al +0,9% di ottobre, fino ad arrivare ad un incremento tendenziale dello 0,8% in gennaio. Il risultato ha continuato a riflettere, in misura meno accentuata rispetto al 2003, il contributo fornito dalla classe di età 50-59 anni dove il numero di occupati è passato da 3.831.000 di gennaio 2003 a
3.943.000 unità di gennaio 2004. ”Alla crescita
dell’occupazione – hanno aggiunto i tecnici dell’Istat – hanno concorso in modo determinante l’area del centro-nord e la classe d’età 50-59 anni che assorbe circa i due terzi della crescita
registrata dell’occupazione. E’ quindi più corretto parlare di mancate uscite dal mondo di lavoro o di maggiore permanenza”. Il numero delle persone in cerca di occupazione è diminuito in gennaio rispetto ad un anno prima del 4,2% (-91.000 unità). Una riduzione, questa, che ha interessato in misura più accentuata il Mezzogiorno dove, infatti, il tasso di
disoccupazione è sceso al 17,8% dal 18,6% di gennaio 2003.

Sempre in gennaio la crescita su base annua dell’offerta di lavoro ha sintetizzato un aumento dello 0,6% della componente femminile (+56.000 unità) e dello 0,1% (+20.000 unità) di quella maschile. Nella classe di età fra 15 e 64 anni, la
crescita delle forze di lavoro ha comportato un moderato aumento del tasso di attività passato dal 61% di gennaio 2003 all’attuale 61,2%. Il tasso di occupazione della popolazione in età compresa fra i 15 ed i 64 anni è risultato pari in gennaio al 55,8%, quattro decimi di punto in più rispetto ad un anno
prima. Il tasso di occupazione giovanile (15-24 anni) è diminuito dal 24,6% di gennaio 2003 all’attuale 23,5%.

Le posizioni lavorative dipendenti hanno registrato un rallentamento della propria dinamica espansiva ”segnalando un
tasso di crescita tendenziale dell’occupazione dello 0,9%. Le posizioni indipendenti, dopo la battuta d’arresto registrata ad ottobre, hanno registrato un incremento dello 0,5% – precisa l’Istat – per quanto riguarda l’occupazione dipendente, l’aumento in confronto a gennaio 2003 è stato di 138.000
unità: alla crescita di 78.000 unità della componente permanente a tempo pieno si è associato l’incremento di 60.000 unità di quella a termine e/o a tempo parziale”. Il lavoro a termine (con orario a tempo pieno o parziale) ha registrato in gennaio un incremento di 20.000 unità, anche se
l’incidenza sul totale dei dipendenti è rimasta pressochè invariata al 9,2%. La componente femminile dell’occupazione ha segnato in gennaio una crescita tendenziale dell’1% (+85.000
unità), mentre la componente maschile ha registrato un incremento su base annua dello 0,6%.