“Lo studio della memoria di ciò che è avvenuto nel periodo nazista, anche a Carpi e Nonantola, è la chiave per evitare di ripetere oggi gli stessi errori, gli stessi orrori”. Lo ha detto il vice presidente della Provincia di Modena, Claudio Bergianti, ricevendo oggi una delegazione dell’associazione tedesca per la ricerca sull’esilio (Gesellschaft für Exilforschung) che fino a domenica svolge a Carpi e a Nonantola, per la prima volta in Italia, la propria assemblea annuale dedicata quest’anno a “Bambini e ragazzi in esilio“.

“E’ un tema di grande attualità visto che ogni giorno sulle coste italiane sono numerosi i bambini che giungono da diversi paesi” ha affermato il presidente dell’associazione Wolfgang Benz ricordando che i lavori del convegno sono dedicati solo in parte alla rievocazione di vicende storiche (dalla fuga in Inghilterra dei bambini ebrei, fino all’organizzazione della “Giovane Austria” tra il 1939 e il 1946 e al rapporto con Israele), mentre l’attenzione degli studiosi, provenienti da diverse università europee, è rivolta soprattutto alle questioni degli ultimi anni: i bambini profughi dalla Bosnia, la cosiddetta seconda generazione dei boat-people vietnamiti, i bambini emigranti di lingua tedesca nell’esilio turco.
“Tutti temi che interrogano la nostra società – ha aggiunto Wolfgang Benz – ma per i quali non bastano le belle parole, servono leggi per favorire l’accoglienza”.

L’associazione tedesca ha oltre 500 iscritti in 22 diversi paesi. Quelli che partecipano all’assemblea sono circa 70. Le ultime assemblee si sono svolte a Parigi nel 2001, a Potsdam nel 2002, a Mainz nel 2003.