A ottobre 2001 erano oltre un milione e quattrocentomila i posti di lavoro in più rispetto al 1991. Lo riferisce l’Istat nel suo ottavo censimento dell’industria e dei servizi, sottolineando che a trainare il mercato è stato il settore dei servizi, mentre la grande industria ha perso circa
170mila posti di lavoro.


Nello stesso periodo (1991-2001), si riduce la dimensione dell’impresa, che passa da 4,4 addetti nel 1991 a 3,8 addetti nel 2001, e aumenta l’occupazione femminile che dal 34,9% sale
al 38,4%. Quasi un milione i lavoratori atipici, tra
collaboratori coordinati e continuativi e interinali.

I dati sono disponibili, con un dettaglio che arriva fino ai singoli comuni, sul sito dell’Istat in un data warehouse, un sorta di magazzino virtuale, che contiene 30 gigabyte di dati.