Atto vandalico alla lapide che ricorda le vittime dei campi di sterminio nel parco tra via Pavia e via Alassio. Il sindaco: “Gesto ignobile che colpisce l’intera città”.


“E’ un gesto ignobile che non ferisce solo la Comunità ebraica, alla quale va tutta la nostra solidarietà, ma l’intera città di Modena”. Così il sindaco Giuliano Barbolini commenta il danneggiamento della lapide che ricorda le vittime dei campi di sterminio nel parco che si trova tra via Pavia e via Alassio.

La stele, che riproduce una frase di Primo Levi tratta dal libro “Se questo è un uomo”, è stata danneggiata da ignoti probabilmente nel corso della notte. La Polizia municipale, su segnalazione di alcuni cittadini, ha svolto un sopralluogo nella mattinata.

“Chi ha offeso le vittime dell’olocausto – prosegue il sindaco – ha offeso anche i sentimenti di una città che rifiuta la violenza, che rende onore a coloro che sono morti nei campi di sterminio nazisti e che intende ricordare la storia per evitare che si ripeta. La stele sarà al più presto restaurata e ricollocata nel parco”.

Inaugurata il primo febbraio scorso alla presenza del sindaco Barbolini, dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Stefano Bonaccini, del consigliere della Commissione toponomastica Achille Caropreso e di Felice Crema della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, la stele si trova all’interno del parco dedicato alle Vittime dell’Olocausto, che si sviluppa su un’area verde di oltre 70 mila metri quadrati compresa tra le vie Pavia e Alassio.