Oggi giornata di protesta nelle
università italiane. Saranno occupati simbolicamente i
rettorati e si faranno assemblee di ateneo con inevitabili
ripercussioni sulla didattica.

Il pacchetto di iniziative è stato deciso lo scorso 17
febbraio al termine di una affollatissima manifestazione
nazionale alla Sapienza organizzata dalle associazioni della
docenza universitaria per dire ‘no’ al disegno di legge delega
presentato dal ministro Moratti per riordinare reclutamento e
stato giuridico dei professori universitari. Un provvedimento
che, secondo una bella fetta del mondo accademico, precarizza la
figura dei ricercatori e generalizza la doppia professione per i
docenti. In quell’occasione si chiese anche il ritiro del ddl
decidendo il blocco della didattica nella prima settimana del
secondo semestre accademico (diversa da ateneo ad ateneo).
Nel frattempo sono stati avviati vari tavoli di confronto: da
An con Conferenza dei rettori e Cun, dal ministro con i rettori,
dal ministro con i sindacati. Per il 10 marzo è in calendario
un incontro a Palazzo Chigi con il vicepresidente del consiglio
Gianfranco Fini per discutere del sistema di finanziamenti
all’università (parteciperà oltre al Presidente della Crui,
Piero Tosi, il ragioniere generale dello Stato Vittorio Grilli).
Finora però non sono stati fatti sostanziali passi avanti e le
azioni di lotta proclamate restano in piedi.
Parecchi gli atenei che alla vigilia della mobilitazione di
domani hanno confermato la partecipazione alla protesta.
Nell’università di Salerno domani docenti, ricercatori,
precari, dottorandi e studenti occuperanno simbolicamente la
sala del Senato accademico e del Gonfalone schierando in aula
camici a lutto. Già in questa settimana – rende noto il
coordinamento d’ateneo – numerosi docenti hanno impiegato le ore
di lezione per informare gli studenti sui motivi della protesta.

E’ previsto un corteo a Cosenza dove l’Unical ha organizzato
un’assemblea plenaria alla quale prenderà parte anche il
personale tecnico e amministrativo. A un incontro pubblico
programmato dall’ateneo di Trieste interverrà anche il rettore,
Domenico Romeo e numerosi esponenti politici mentre a Cassino
docenti delle facoltà di Ingegneria, Economia, Lettere e
Giurisprudenza si riuniranno domattina in aula magna per
illustrare ai presenti i contenuti del ddl contestato.
Solidali gli studenti. L’unione degli universitari
parteciperà con la propria piattaforma alle iniziative che si
svolgeranno nei vari atenei: “Riteniamo grave la riforma
Moratti sul riordino della docenza, ma protestiamo allo stesso
modo all’attacco più generale all’università pubblica. La
condizione degli studenti “verrà ulteriormente aggravata dalla
nuove norme sul diritto allo studio che determineranno una
restrizione dell’accesso alle borse di studio” afferma l’Udu
che critica pure la riforma dei corsi di laurea “che punta,
come da copione, a separare i corsi professionalizzanti da
quelli metodologici anticipando la scelta al primo anno”.