L’occupazione è cresciuta nel 2003 dello 0,4% raggiungendo quota 24,2 milioni di unità di lavoro,
mentre nel 2002 l’incremento era stato dell’1,3%. I redditi da lavoro – che risentono di maggiori versamenti dovuti alla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari – sono invece saliti complessivamente del 4,3% nel 2003 e le sole retribuzioni hanno segnato un aumento del 3,8% (+4,4% nel 2002). E’ quanto rileva l’Istat nei dati dei conti economici nazionali.


L’occupazione totale espressa in termini di unità di lavoro al netto della cassa integrazione guadagni – scrive l’Istat – è aumentata nel 2003 dello 0,4 per cento come media tra il +0,5 per cento delle unità di lavoro dipendenti e +0,2 per cento quelle indipendenti.
Dal punto di vista settoriale, si è registrata una
considerevole riduzione dell’occupazione totale nell’agricoltura (meno 3,7 per cento), un andamento pure negativo, ma meno marcato, nell’industria in senso stretto (meno 0,3 per
cento), un buon incremento nelle costruzioni (più 2,9 per cento) ed una crescita più contenuta nel complesso dei servizi (più 0,8 per cento).

I redditi da lavoro dipendente nell’intera economia sono aumentati nel 2003 del 4,3 per cento e le retribuzioni lorde del 3,8 per cento. In particolare, mentre la dinamica delle retribuzioni nel settore agricolo ha registrato una diminuzione del 2,6 per cento, nell’industria le retribuzioni sono cresciute
del 3 per cento (rispettivamente, più 2,4 nell’industria in senso stretto e più 6,4 nelle costruzioni) e nel complesso delle attività dei servizi del 4,3 per cento. La dinamica più sostenuta dei redditi da lavoro dipendente rispetto alle
retribuzioni lorde è determinata in larga misura dalla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari e dal conseguente versamento dei relativi flussi contributivi.