Due immigrati marocchini sono stati arrestati dai carabinieri per aver legato e picchiato un connazionale di 26 anni, operaio e in regola con il permesso di soggiorno. Gli stranieri si sono introdotti nell’abitazione del ventiseienne, che vive in una casa isolata di Zocca, sull’Appennino, nella tarda serata di domenica.

Dopo una breve lite hanno estratto un coltello con il quale hanno minacciato il connazionale, che poi è stato legato mani e piedi con il cavo del telefonino e picchiato brutalmente. L’operaio di 26 anni ha detto ai carabinieri di non sapere cosa possa aver originato la violenza, ma ha fornito ai militari le generalità dei due aggressori, che sono stati individuati e arrestati con l’accusa di sequestro di persona.

In carcere sono finiti un uomo di 38 anni, regolarmente residente a Ravarino, e il complice di 33 anni che vive a Bologna ed è in attesa del permesso di soggiorno. I due marocchini hanno detto di aver agito così perché il ventiseienne avrebbe dovuto restituire loro della merce mai riconsegnata. L’immigrato aggredito è stato ricoverato in ospedale: le sue condizioni non sono gravi.