Due famiglie di immigrati marocchini di Palagano e Castellarano, in tutto sette persone tra cui due bambini di 7 e 10 anni, sono state ricoverate per un’intossicazione da monossido di carbonio.

Sei di loro sono stati prima ricoverati all’ospedale di Sassuolo e poi trasferiti nella camera iperbarica dell’ospedale di Fidenza mentre uno, le cui condizioni non destavano preoccupazione, è stato medicato e subito dimesso.

L’allarme è scattato tra l’1 e le 3 della scorsa notte quando i sette immigrati – tre donne, due di 31 anni e una di 43, due uomini di 51 e 27 anni e i due bambini – hanno raggiunto il pronto soccorso del presidio sassolese in preda a forte nausea, mal di testa e problemi alla vista. Il ventisettenne è rimasto in osservazione mentre gli altri sei sono stati trasportati con un’ambulanza a Fidenza da dove, dopo la terapia nella camera iperbarica, sono stati trasferiti nuovamente a Sassuolo e poi dimessi.

Secondo quanto accertato dai vigili del fuoco l’intossicazione, in ambedue i casi, sarebbe stata causata dalle braci accese nei due appartamenti di Palagano (dove vive una coppia) e di Castellarano (dove si trovavano marito, moglie, due bambini e un ospite) per il rito del sacrificio del montone in occasione della festa islamica celebrata domenica.