Veronica Ruiz, 22 anni dell’Ecuador, è morta sgozzata nell’appartamento in cui viveva a Reggio Emilia, in via dell’Abate al civico 12.

La porta di casa era aperta quando un’amica che viveva con lei è rientrata a casa e l’ha trovata morta in una pozza di sangue, vestita con la sola biancheria intima. I vicini, sentite le urla, hanno chiamato i soccorsi. Quando l’ambulanza è arrivata all’ospedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia Veronica era già morta. L’arma non è stata trovata. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica.

Veronica è stata uccisa da un solo colpo alla gola, che potrebbe essere stato
sferrato secondo gli inquirenti da un professionista: è bastato quello a farla morire, dissanguata.
Nè sul corpo nè nell’appartamento sono evidenti altri segni dell’aggressione. Assenti le tracce di una lite, si ipotizza che Veronica conoscesse chi l’ha poi uccisa. Il monolocale non è stato messo a soqquadro e apparentemente non manca nulla: si
esclude così anche l’ipotesi della rapina – Veronica aveva ancora indosso una collana preziosa e un orologio – e si ritiene sempre più probabile quella di un regolamento di conti nell’ambito del mondo della prostituzione. Coordina le indagini il pm Lucia Russo.