Le bollette della luce rimarranno ferme mentre quelle del gas scenderanno del 2,4% nel primo trimestre del 2004. Lo annuncia l’Authority per l’energia in base al consueto aggiornamento trimestrale delle tariffe, legato all’andamento dei costi dei combustibili.

Le famiglie italiane con consumi tipo (1.400 metri cubi all’anno), grazie alla riduzione prevista per il metano, risparmieranno così 19,92 euro l’anno rispetto al 2003.

Non è prevista nessuna variazione delle bollette elettriche nel primo trimestre del 2004. Le variazioni dei prezzi dei combustibili nel periodo giugno-novembre rispetto ai sei mesi precedenti (nove per il gas) non hanno infatti superato la soglia di invarianza del 3%, oltre la quale si procede agli adeguamenti. Rispetto al primo trimestre dell’anno scorso la tariffa media complessiva dell’elettricità, fa notare l’Authority, registra comunque una riduzione del 2,6%.

Per quanto riguarda, invece, il gas la media delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del metano – riferita a un periodo più lungo rispetto a quello dell’elettricità – è diminuita a marzo-novembre rispetto ai nove mesi precedenti, determinando una riduzione del 2,4% in media nazionale comprese le tasse e del 3,6% al netto delle tasse. La riduzione è pari a 1,1903 centesimi di euro per metro cubo che, per la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all’anno, 116 al mese) comporta un risparmio, appunto, di 19,92 euro su base annua. Il primo trimestre del 2004 dovrebbe registrare così, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un calo dello 0,8% (l’1,2% al netto delle imposte).

Sempre per quanto riguarda il metano, per buona parte dei consumatori dal primo gennaio la riduzione sarà comunque ben maggiore: quanto disposto oggi, spiega l’Authority, si aggiungerà infatti alle riduzioni decise lo scorso 4 dicembre per la “ridefinizione dei costi di commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio e per l’eliminazione dei sussidi incrociati. Per circa l’80% dei consumatori la riduzione media sarà di 2,36 centesimi di euro al metro cubo (-10,8%); per circa il 15% gli aumenti previsti saranno annullati dalla riduzione odierna; per circa il 5% si avranno aumenti medi graduali in tre anni di 0,92 centesimi di euro al metro cubo (+5,6%), che potranno essere compensati da altre riduzioni della materia prima nei prossimi trimestri”.