Calo delle vendite e
diminuzione della redditivita’, per un 2003 che si conferma
terzo anno di difficolta’ per l’ industria italiana delle
piastrelle di ceramica: sono i punti piu’ significativi dei
report di fine anno (Prometeia, Giorgio Olivieri&Associati e
Bper) presentato dal presidente di Assopiastrelle Sergio Sassi.
”Segnali lievi, ma positivi”, nelle previsioni di
Assopiastrelle, arriveranno invece nel 2004.


Le vendite sono calate del 3,4%, risultato di una espansione
sul mercato domestico dell’ 1,9% e di una caduta del 5,5% delle
esportazioni, dato tra i peggiori registrati negli ultimi anni.
La produzione, gestita con grande oculatezza,
registra un calo dell’ 1,8%. L’ export 2003 presenta dinamiche
differenziate. Se il nord America, pur a tassi inferiori,
continua a crescere (+5,8%) e l’ Europa comunitaria, seppur
negativa (-2,6%), migliora le proprie performance, i Paesi dell’
Europa centro orientale registrano contrazioni (-13%), ancor
piu’ marcate nelle vendite verso il resto del mondo (-18%).
Altro elemento di preoccupazione e’ dato dalla redditivita’ che,
se a breve mostra lievi segnali di miglioramento, nelle
dinamiche di medio termine risulta in flessione.

Lievi segnali positivi per il 2004. Secondo Prometeia, per la
fine del prossimo anno la produzione e’ attesa in crescita dell’
1,8%, trainata da una espansione delle vendite totali – nell’
ordine del +1,9% – determinata da una crescita sia del mercato
interno, +1,5%, che da una ripresa sui mercati internazionali,
+2%. Previsioni che si tradurranno in un incremento di pochi
milioni di metri quadrati della produzione, ma che si
scontreranno, sul fronte reddituale, con una quotazione del
dollaro destinata a rimanere molto bassa per gran parte del
prossimo anno.