Il Tesoro non tocca le accise delle sigarette nel 2003, come previsto dalla passata finanziaria, ma prevede la possibilità di aumentarle entro il 31 dicembre 2004.

La novità è nascosta nelle pieghe del decreto sull’anticipo dell’1% degli incassi fiscali da parte delle banche, proprio mentre nella manovra finanziaria potrebbe arrivare un emendamento che prevede a partire da gennaio un rincaro delle sigarette per garantire 650 milioni di gettito. Di fatto, se venisse approvata anche questa seconda norma, il Tesoro potrebbe attuare nel 2004 un doppio rincaro delle sigarette.

Per ora il decreto approvato venerdì dal Consiglio dei Ministri ha previsto, in uno dei commi dell’articolo unico, che il ministro dell’Economia possa predisporre con propri decreti l’aumento dell’aliquota di base dell’ imposta di consumo delle
sigarette entro il 31 dicembre 2004.

La norma, che fissava inizialmente una scadenza all’ aprile 2003 poi prorogata al dicembre 2003, stabiliva un ritocco alle accise del tabacco per
incassare complessivamente 435 milioni nel 2003. Di fatto le case produttrici, nel corso del 2003, hanno introdotto aumenti tali da assicurare le maggiori entrate. Così, un altro comma del decreto sulle banche, stabilisce che il potere di aumento
dell’accisa viene ”sospeso per l’ anno 2003” e che gli incassi previsti sono comunque stati assicurati, e di fatto assorbiti, dal gettito previsto con l’anticipo dell’ 1% dei versamenti unitari da parte delle banche.