Una vecchia casa di campagna ristrutturata sarà la sede del centro sociale ‘Torre Muza’, la prima struttura residenziale per adulti in difficoltà, realizzata dal Comune in via Pergolesi e affidata in gestione a Porta Aperta, che impiega complessivamente 9 educatori.

Saranno il sindaco Giuliano Barbolini, l’arcivescovo Benito Cocchi e l’assessore ai Servizi sociali Alberto Caldana ad inaugurarla sabato 29 novembre alle 10, mentre i primi ospiti entreranno già dal 9 dicembre.
“Non si tratta di un centro psichiatrico o per tossicodipendenti, ma di un luogo che accoglie per un breve periodo quattordici persone in difficoltà in seguito a problemi di lavoro o familiari”, spiega Caldana. “Torre Muza garantisce pasti e pernottamento, ma soprattutto un sostegno psicologico e pratico per rendersi autonomi e inserirsi nuovamente nel tessuto sociale”.
La nuova struttura ospita al piano terra i servizi generali, l’accoglienza e gli uffici, al primo piano una sala comune utilizzata anche come mensa e alcune camere da letto e al secondo piano altre stanze per gli ospiti.

A Torre Muza si aggiungeranno presto nuove strutture per il volontariato e la cura del disagio.
Il 6 dicembre sarà infatti inaugurata in via Santa Caterina, nell’ex sede dell’Avis, la ‘Casa della solidarietà’, uno spazio di 1200 metri quadrati messo a disposizione delle associazioni del volontariato, in particolare quelle che si occupano di disabili.
La Casa sarà gestita dal Centro servizi per il volontariato e dalle stesse associazioni, che pagheranno solo il 10 per cento del costo dell’affitto. Il resto della spesa sarà infatti coperto dal Comune, che ha preso in affitto la struttura, l’ha ristrutturata, rimessa a norma, eliminato le barriere architettoniche e aggiunto un ascensore.