Brusco calo di fatturato e ordinativi dell’industria ad agosto 2003. Le vendite sono scese su base tendenziale del 5,4% mentre gli ordinativi sono calati dell’11,6%. Su base congiunturale il fatturato è sceso dell’1,3% e gli ordinativi dell’1,7%.

Il calo del fatturato ad agosto 2003 rispetto allo stesso mese del 2002 (-5,4%) è stato dovuto a un
calo del 4,1% delle vendite nazionali e dell’8,5% delle vendite estere. Per gli ordinativi la riduzione totale (-11,6%) è stata dovuta soprattutto alla componente nazionale (-13,7%) mentre la componente estera ha perso il 7,7%. Nei primi otto
mesi dell’anno il fatturato ha perso l’1% rispetto allo stesso periodo del 2002, mentre gli ordinativi il 5,4%. Su base congiunturale (agosto rispetto a luglio) il calo del fatturato dell’1,3% è stato determinato da un -0,6% delle vendite nazionali e da un -3,3% delle vendite estere. Per gli ordinativi totali il calo congiunturale (-1,7%) si è ripartito
quasi ugualmente sulla parte nazionale (-1,6%) e quella estera (-1,7%).

Il fatturato è sceso ad agosto 2003 rispetto allo stesso mese del 2002 è diminuito del 7,7% per quanto riguarda i beni
di consumo (-10,8% quelli durevoli, -7,3% per quelli non durevoli) e del 7,9% per i beni strumentali. Anche i beni intermedi hanno registrato un calo (-6,3% ad agosto) mentre l’energia ha segnato un aumento del 14%. L’energia è l’unico settore che ha registrato un aumento anche su base congiunturale segnando un +8,3% ad agosto rispetto a luglio. La diminuzione per forte per quanto riguarda il fatturato l’hanno segnata le industrie tessili e dell’ abbigliamento
(-21,1%), della lavorazione di minerali non metalliferi (-14,4%) e delle industrie delle pelli e della calzature (-13,1%). Il fatturato ha segnato incrementi invece nelle estrazioni dei minerali (+33%), nella produzione di mezzi di trasporto (+14,3%) e nelle raffinerie di petrolio(+8,7%).

Per gli ordinativi cali consistenti si sono registrati nella produzione di apparecchi elettrici e di precisione (-29,6%), nell’industria delle pelli e delle calzature (-15,4%) e nella produzione di macchine e apparecchi meccanici (-14,6%).