Nel primo trimestre 2003, gli impieghi bancari per le famiglie dell’Emilia-Romagna hanno segnato una crescita su base annua del 13,3%, superiore a quella del nord-est (+12) e dell’Italia (+11%).

Il dato (contenuto nell’analisi trimestrale di Carisbo presentata con l’indagine congiunturale promossa anche da Confindustria e Unioncamere) dipende in gran parte dai mutui per le abitazioni ma anche – ha spiegato il direttore generale di Carisbo, Ivan Damiano – da “un sempre diffuso utilizzo di strumenti per l’acquisto rateale connessi al credito al consumo”. A questo si aggiungono le condizioni favorevoli legate al basso costo del denaro con tassi reali di indebitameto che hanno raggiunto a livello nazionale il 2,34%. Solo due anni fa le famiglie avevano un costo reale sui prestiti erogati a medio termine pari al 3,93%, superiore di 1,60 punti a quello attuale.

L’indebitamento delle famiglie è comunque molto inferiore a quello di altri paesi. In Italia hanno un debito 19,1 famiglie su 100 contro il 42,9 della Germania, il 65,7 dell’Olanda e il 74,5 degli Usa. Inoltre, solo il 9% delle famiglie italiane ricorre ai mutui rispetto al 27,2% della Germania, 42,6 dell’Olanda e 43,1% degli Usa.