L’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) boccia senza appello
l’ipotesi di aumento delle tariffe di autostrade e ferrovie, avanzata ieri dal ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.


Contro questa ipotesi, aggiungono i consumatori, verrà esteso lo sciopero della spesa già proclamato dalle associazioni per il 16 settembre.

L’Intesa, si legge in una nota, ”si opporrà con doverosi ricorsi al Tar del Lazio per contrastare eventuali decisioni assunte dal ministro dei ‘rincari”’. Il comunicato ricorda che,
eccetto il settore delle comunicazioni, ”tutti i settori dei consumi hanno registrato aumenti anche a due cifre non più sostenibili: consumi alimentari (+11,9%), abbigliamento e calzature (+10,7%), servizi bancari (+9,9%), Rc auto (+7,9%),
trasporti (+5%), con una media dei rincari pari al 6% su base annua che ha portato da 23.480 a 24.861 euro la spesa media annua per le famiglie”.

L’Intesa dei consumatori, ”nel rammentare che le tariffe autostradali italiane sono tra le più elevate d’Europa a fronte di corrispettivi di servizi spesso scadenti e di scarsa qualità
ricorda che una recente delibera dei Nars ha certificato ampi spazi, non già per aumentare, ma per diminuire i pedaggi autostradali del 3,6% nel 2003, del 9,1% nel quinquennio 2003-2007. Una ragione in più offerta da Governo per partecipare al terzo sciopero della spesa indetto per martedì
16 settembre 2003”.

L’Intesa, conclude la nota, non esclude ”ulteriori iniziative di clamorose denunce e manifestazioni per impedire ingenti, surrettizi, trasferimenti dai portafogli delle
famiglie a quelli di oligopoli e monopoli anche di natura privatistica”.