“Il ricorso del Governo contro la legge regionale dell’Emilia-Romagna sulla scuola e la formazione, non appare per nulla un atto giuridico a tutela dell’integrità della Costituzione e dell’interesse nazionale, che a noi stanno a cuore sopra ogni cosa”.

“Appare, al contrario, un giudizio politico di merito che esula dalla funzioni costituzionali del Governo”.

E’ il commento del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, sul ricorso del governo contro la legge regionale sulla scuola.

Il Consiglio dei ministri ha infatti deciso di impugnare il provvedimento accusando l’Emilia-Rmagna di avere travalicato le sue competenze.

Nel mirino del consiglio dei ministri sono finite la norma regionale che prevede la ‘generalizzazione’ della scuola dell’infanzia, quella sulla razionalizzazione della rete scolastica,
i riconoscimenti dei crediti formativi per favorire il passaggio da un percorso scolastico all’altro, le norme sull’educazione per gli adulti, gli assegni di studio ai docenti che si mettono in asso sabbatico a fini di aggiornamento, e le norme sull’alternanza scuola-lavoro.