E’ di quasi il 9 per cento l’aumento delle domande ricevute dai principali Comuni modenesi per accedere al Fondo sociale per l’affitto, il contributo economico previsto per le famiglie con redditi medio bassi che si trovano a fare i conti con canoni alti per l’alloggio in cui vivono.

La tendenza all’aumento delle richieste è presente sia nel capoluogo (più 8 per cento passando da 387 a 3666) sia in centri come Nonantola e Spilamberto (dove l’aumento supera il 30 per cento), Vignola, Sassuolo e Formigine; più contenuto a Carpi e a Mirandola. Solo a Pavullo si registra un leggero calo.

La tendenza alla crescita delle domande è un dato costante degli ultimi anni: tra il 2001 e il 2002 quelle riferite a tutto il territorio provinciale sono passate da 7.905 a 8.495.

“E’ un segnale chiaro – spiega l’assessore provinciale alla Programmazione Maurizio Maletti – che esprime un bisogno, quello dell’affitto a canoni sostenibili, sempre più diffuso. Preoccupa che di fronte a questo il Governo negli ultimi due anni abbia deciso di tagliare i fondi per l’affitto e preoccupa ancora di più che, proprio mentre inizia il confronto sulla Finanziaria, nessuno parli di misure per la casa, nonostante questi dati esprimano la necessità di risorse finanziarie e politiche attive per rispondere a un bisogno crescente”.