Dopo la battuta d’arresto del tasso tendenziale a luglio (2,6% in base alle anticipazioni), il processo di rientro dell’inflazione dovrebbe riprendere nei
prossimi mesi, con una crescita dei prezzi a fine anno al 2,2-2,3%. La previsione, diffusa in una nota, è dell’Isae.


A conferma delle sue stime, l’Istituto di Studi e Analisi Economica indica i risultati delle inchieste congiunturali condotte dall’Istituto presso le imprese industriali, ”che evidenziano una minore diffusione delle intenzioni di ritocco al rialzo dei listini industriali nel corso dell’estate”.

L’indice destagionalizzato elaborato dall’ISAE, sulla base dei dati preliminari sull’inflazione nel mese di luglio diffusi dai
comuni capoluogo, informa la nota, mette in evidenza una decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi al 2,2% in termini annualizzati.