Il fatturato industriale è diminuito a maggio dello 0,9% rispetto ad aprile, mentre il calo rispetto allo stesso mese del 2002 è stato pari al 5,4%. Lo comunica l’Istat.


Tale risultato, specifica l’istituto, deriva da diminuzioni del fatturato sia sul mercato interno (-4,5%) sia su quello estero (-7,7%). Su base tendenziale, si tratta del risultato peggiore da giugno 2002.

Nel confronto dei primi cinque mesi del 2003 con lo stesso periodo dell’anno precedente, il fatturato dell’industria risulta diminuito dell’1,1% quale sintesi di un calo dello 0,4% sul mercato interno e del 2,7% su quello estero. Nello stesso periodo si registra una diminuzione tendenziale degli ordinativi del 5,4%, derivante da variazioni negative del 3,8% per gli ordinativi provenienti dal mercato interno e dell’8,6% per quelli provenienti dall’estero.

Nel mese di maggio 2003 l’indice del fatturato è diminuito, rispetto allo stesso mese del 2002, del 5,1% per i beni di consumo (-7,2% per quelli durevoli e -4,7% per quelli non durevoli), del 9,5% per i beni strumentali e del 5,5% per i beni intermedi, mentre è aumentato del 10,3% per l’energia.

Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie mostrano diminuzioni congiunturali dello 0,3% per i beni di consumo (stazionari quelli durevoli e meno 0,5% per quelli non durevoli), dello 0,2% per i beni strumentali, dell’1,5% per i beni intermedi e del 3,1% per l’energia.