“Questo tipo di infezione si ripete diverse volte in un anno e non è previsto da nessun protocollo che si debba informare la popolazione”: il prof. Fabrizio Ferrari, il primario del reparto di Neonatologia del Policlinico di Modena dove, nell’arco di quattro mesi, il batterio ‘serrantia marcescens’ è stato riscontrato in nove bambini del peso inferiore a un chilo e 200 grammi, si difende così dall’accusa di aver messo il “silenziatore” alla vicenda.

Uno dei nove neonati è morto (una bambina che pesava poco più di 900 grammi), un altro è stato curato con antibiotici, mentre gli altri sette non hanno sviluppato alcuna infezione. “I nostri reparti di rianimazione e terapia intensiva ospitano costantemente questi germi. Non c’è nessun modo per rendere questi reparti sterili. E’ impossibile”, ha spiegato il prof. Ferrari.

Il caso è stato sollevato dal consigliere regionale di Forza Italia Andrea Leoni che, con una nuova interrogazione alla Giunta, ha chiesto l’istituzione di una commissione regionale di inchiesta per far piena luce sulle cause dell’infezione, sulla sicurezza del reparto e sulla mancata informazione ai cittadini.

“Il tentativo della direzione sanitaria del Policlinico di minimizzare la gravità del caso ci preoccupa fortemente – ribadisce Leoni – Un bambino è morto, altri sono rimasti infettati, gli accessi al reparto sono stati ridotti e oggi ci vengono a dire che è tutto normale e che è stato giusto tenere ogni cosa sotto silenzio? Di normale purtroppo non c’é nulla”.

Il consigliere di Fi sostiene che da parte della Direzione sanitaria più che chiarimenti sono venute “solo giustificazioni” e che si tratta di un “comportamento inaccettabile”. Chiede pertanto di far luce su chi ha la responsabilità di aver nascosto il caso e se anche l’assessore regionale alla Sanità Giovanni Bissoni ha saputo della vicenda solo attraverso la sua prima interrogazione.