Arrivano a Modena dalla Liberia e dal Congo, dall’Angola e dalla Sierra Leone, dalla Nigeria e dalla Turchia, dall’Afghanistan e dall’Iraq. Fuggono dalle guerre e dalle dittature, dalle calamità naturali e dall’intolleranza razziale, religiosa, etnica o politica. In occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, che per iniziativa delle Nazioni Unite si celebra oggi, il Comune fa il punto sulla situazione locale.


L’osservatorio privilegiato è il Centro stranieri, al quale nell’ultimo anno si sono rivolte 136 persone, 85 delle quali attualmente accolte e sostenute (32 singoli e 11 nuclei familiari composti complessivamente da 53 persone, tra cui 29 minori).

E’ dal 1998 che la città ha dato vita ad un’attività specifica per richiedenti asilo, rifugiati, titolari di permessi di soggiorno per motivi umanitari e dal 2001 Modena aderisce con iniziative di accoglienza e assistenza anche al Programma nazionale promosso da Ministero dell’Interno, Acnur e Anci e al Progetto provinciale.

L’obiettivo è offrire accoglienza, sostegno, assistenza a chi richiede asilo nel periodo di attesa del riconoscimento e sostegno all’integrazione e all’inserimento per chi ha ottenuto lo status di rifugiato o un permesso per motivi umanitari.

Gli operatori affiancano persone e famiglie per aiutarle a orientarsi in città e predispongono forme di sostegno realizzate in collaborazione con la rete dei servizi, le associazioni e le organizzazioni del territorio, in particolare Milinda e Porta Aperta.

Un operatore, disponibile negli orari di apertura al pubblico del Centro stranieri (martedì dalle 9 alle 12.30, giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.30) e su appuntamento anche in altri orari (tel. 059 200411), dà informazioni sui servizi e sulle opportunità del territorio e sui diritti e i doveri di chi richiede asilo.