Stagnazione produttiva e di fatturato,
nel primo semestre del 2003, anche in provincia di Modena, una delle aree economicamente piu’ forti del Paese ma che risente, al pari di altre, della difficile congiuntura internazionale. A sottolinearlo e’ stato oggi pomeriggio il presidente dell’Unione Industriali di Modena, Vittorio Fini, in occasione della annuale assemblea generale.

“Siamo ancora in attesa di segnali di
ripresa dagli Stati Uniti, alla cui economia siamo in qualche modo legati, ma l’economia modenese tutto sommato ha ‘tenuto'”, ha sottolineato Fini, affermando comunque che i primi segni di una ripresa reale sin dai primi mesi del 2004 cominciano a delinearsi all’orizzonte.

Le condizioni migliori si sono registrate finora nell’industria alimentare e in quella biomedicale, mentre conferme di difficolta’ si sono avute nel settore ceramico. In attesa della ripresa anunciata per i primi mesi del 2004, occorre tuttavia – ha sottolineato il presidente degli industriali modenesi – che le imprese si preparino adeguatamente per non farsi trovare impreparati. E chiedono anche che il Governo centrale da una parte e le amministrazioni locali dall’altro facciano finalmente la loro parte, dando luogo al completamento delle infrastrutture decisive per lo sviluppo del territorio modenese ma realizzando altresi’ una burocrazia piu’ leggera, progetti e programmi condivisi e quelle riforme capaci di favorire una nuova competitivita’ delle aziende, attraverso politiche capaci di favorire la formazione e l’innovazione.