Padre e figli, ladri, traditi dal loro ‘modus operandi’. Sono stati denunciati, per furto aggravato e continuato, due fratelli di Rio Saliceto, nella bassa reggiana, e il loro padre, ritenuti responsabili dai carabinieri di una serie di furti commessi a partire da aprile nel paese.

I due fratelli erano già finiti nei guai nei mesi scorsi, nonostante la loro età (20 e 16 anni), perché avevano commesso due furti per quali erano stati denunciati.

Le indagini dei carabinieri del paese dimostrarono che i due fratelli, la notte del 19 e 20 maggio, avevano derubato il circolo del laghetto pescatori di Rio Saliceto (da cui avevano portato via generi alimentari per 50 euro) e l’abitazione di un pensionato di 73 anni (da cui avevano preso orologi, generi alimentari, liquori, due radio portatili ed accessori da giardino per un valore complessivo di 300 euro).

In quella occasione i carabinieri recuperarono interamente la refurtiva che fu restituita ai proprietari. Ma, grazie alla scoperta di questi due furti, i carabinieri di Campagnola Emilia hanno avviato un’indagine per rintracciare gli autori di altri furti commessi nella zona con lo stesso ‘modus operandi’.

Le indagini hanno permesso di capire che i due fratelli erano responsabili di diverse azioni criminose, commesse però con la complicità del padre, C.S. 39enne disoccupato di Rio Saliceto, considerato dai militari ‘l’elemento trascinatore’ del gruppo. Il terzetto aveva infatti commesso altri due furti: uno su autovettura (da cui avevano preso l’autoradio e un compact disk), e l’altro in un circolo per anziani (da cui i tre avevano preso un quadro, alimenti e diverse carte da gioco).

I carabinieri hanno quindi denunciato C.S.e i suoi due figli per furto aggravato e continuato in concorso. Perquisendo l’abitazione della famiglia, i carabinieri hanno poi recuperato altra refurtiva: un casco per motociclista, autoradio, occhiali e maglie griffate per un valore complessivo di 1.000 euro.

Tutta merce che è stata sequestrata dai militari che la ritengono di provento di furto. Per questo i militari di Campagnola invitano chi ha subito furti nei mesi di aprile e maggio a presentarsi, denuncia alla mano, presso la stazione per il riconoscimento e la restituzione della refurtiva.