Se le cinque vele di Legambiente hanno premiato in prevalenza il Centro Sud, le 90 Bandiere Blu, il riconoscimento della Fondazione per l’educazione ambientale alle località balneari doc, spopolano soprattutto al Centro-Nord e sulla riviera adriatica.


Fra le località balneari, ne sono state premiate anche alcune lacustri, e cioè Cannobio (Verbania), Gennari e Punta Staffalo di Sirmione (Brescia). Il primato di quest’anno tocca alla Toscana, con 12 bandiere, che insieme all’Emilia Romagna, 8 bandiere, conferma un trend ormai acquisito negli ultimi anni.

In grande ascesa le Marche e l’Abruzzo, entrambe con 11 bandiere; bene per la Liguria (9) e Campania (7), anche se queste regioni presentano gravi problemi la prima per la depurazione, la seconda per i rifiuti. La Puglia, pur con 7 bandiere, la Sicilia (2) e la Sardegna (3), denunciano un certo disinteresse verso i problemi ambientali, con l’esclusione dei comuni vincitori. Stabile la Calabria con 6 bandiere, il Lazio con 4 e il Molise con 2; in miglioramento Basilicata e Friuli Venezia Giulia con 2 bandiere, 1 per il Veneto.

Tra i criteri internazionali ai quali devono sottostare i comuni per aspirare al riconoscimento della Bandiera Blu, c’è la perfetta depurazione delle acque reflue, raccolte differenziate, aree pedonali, piste ciclabili e aree verdi.