Arriva l’estate e comincia la stagione delle diete: tutti le cominciano, ma nessuno riesce ad essere costante e a seguirle per più di due mesi. Eppure il 33,4% degli italiani è in sovrappeso e l’8,9% è obeso, rileva nella sua indagine annuale la Federazione degli internisti ospedalieri.

Sono soprattutto le donne a spaventarsi quando salgono sulla bilancia e sono loro a ricorrere più spesso alla dieta, ma non riescono a seguirla per più di due mesi, dopodichè tornano a mangiare in modo scorretto. Il primato per l’obesita’ va al Molise, seguito da Campania e Basilicata, i più magri vivono in Valle d’Aosta.

La salute degli emiliano-romagnoli è buona, ma starebbero meglio se facessero qualche dieta, fumassero di meno, si muovessero di più e se non si angosciassero dietro la carriera: questo il quadro che emerge dal Rapporto FADOI sulla salute degli italiani presentato oggi a Roma, alla vigilia del congresso della federazione degli internisti ospedalieri italiani che si terrà da domani a sabato a Bologna.

In Emilia Romagna, dove il tasso di invecchiamento è particolarmente alto, c’è di conseguenza un aumento delle malattie croniche, particolarmente quelle cardiovascolari e degenerative. Si registrano aumenti per quanto riguarda l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e le malattie cardiovascolari, e preoccupa l’obesità.
Ma il 56,7% degli abitanti della regione afferma in ogni caso di “sentirsi bene”;
il 35,8 dice di stare “discretamente, il 7,5” afferma di ‘stare male’.
Un precedente sondaggio aveva evidenziato che la percentuale di chi affermava di ‘stare bene’ era del 55,6%.