Sciopero nazionale il 16 maggio dei lavoratori del gruppo Poste Italiane (160 mila lavoratori in una trentina di aziende) che coinvolge anche l’Emilia-Romagna dove a Bologna è in programma un corteo che, dopo il concentramento in piazza XX settembre (ore 9,30) sfilerà per le strade del centro per concludersi con l’intervento di vari sindacalisti in Piazza Minghetti davanti alla sede regionale.

I servizi saranno bloccati per l’intera giornata dallo sciopero, proclamato dai sindacati confederali di categoria e dagli autonomi (Failp-Cisal, Sailp-Consal, Ugl) che in Emilia Romagna interessa 10.480 dipendenti del gruppo.

La ragione principale dello sciopero è la mancata disponibilità dell’azienda – ha spiegato Alessio Festi, coordinatore del Slg-Cgil – al rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da 15 mesi.

I sindacati hanno chiesto un aumento medio del 10,2% pari a 140 euro: 2,7% per il recupero dell’inflazione del periodo ’98-2001, 4,5% per il biennio 2002-2003 piu’ un 3% come ‘premio di produzione’ dopo il risanamento dell’azienda che per la prima volta dopo moltissimi anni ha realizzato un utile di 44 mld delle vecchie lire. Ma non c’é solo la questione economica al centro della vertenza.

I sindacati – ha spiegato ancora Festi – lamentano il netto peggioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti: orario sempre meno definito, straordinari non pagati, carichi di lavoro ormai insostenibili.