A febbraio 2003 i prezzi al consumo sono cresciuti del 2,6% su base tendenziale. Lo comunica l’Istat sulla base dei dati definivi precisando che rispetto a gennaio 2003 l’aumento dei prezzi dello 0,2%.

L’Istat quindi conferma per febbraio 2003 il dato provvisorio di aumenti dei prezzi al 2,6% per
l’intera collettività, il dato più basso da settembre 2002 (era ugualmente al 2,6%). Se si considera l’aumento dei prezzi al consumo per l’intera collettività senza i tabacchi invece l’aumento registrato è al 2,5%.

Per le famiglie di operai e impiegati – segnala l’Istat – l’aumento è al 2,5% sia con i tabacchi sia senza tabacchi. A febbraio 2003 l’indice armonizzato (quello che tiene conto anche dei saldi) ha registrato una variazione di -0,5%.

Tra i prodotti che sono cresciuti di più su base tendenziale ci sono quelli dei servizi di alberghi e ristoranti (+3,8%), dei trasporti (+3,5%) e delle bevande alcoliche (+3,5%); tra i
prodotti che hanno invece registrato una frenata ci sono i servizi sanitari e spese per la salute (-0,5) e le comunicazioni (-0,5). Su base congiunturale hanno avuto una frenata i servizi sanitari (-0,9) e le comunicazioni (-0,1) mentre i trasporti
hanno segnato un +0,8%.