Era ricercato in Lombardia tra le province di Brescia e Cremona, ma si nascondeva a Modena in uno scantinato del Windsor Park in via San Faustino.

E’ stato individuato ieri pomeriggio dagli agenti della Polizia Municipale, ed è finita così la latitanza di Atia Salah, 23enne di origine tunisina dalle mille identità, che per sfuggire alla giustizia (a suo carico pendeva un mandato di cattura per violenza sessuale della Procura di Crema) si era trasferito dalla Lombardia all’Emilia.

Alcuni residenti al Windsor Park avevano notato da alcuni giorni strani movimenti in uno scantinato affianco all’autorimessa del condominio ed avevano segnalato il fatto ai Vigili Urbani.
Nel pomeriggio di ieri un controllo ha portato al fermo di un giovane che si è spacciato per un minorenne marocchino. Dagli accertamenti è emerso che il giovane era uno dei ragazzi che nell’estate scorsa avevano abusivamente occupato un casolare.
In quell’occasione dichiarò di essere un minorenne algerino. Ulteriori accertamenti e controlli anche attraverso la Banca dati del Ministero degli Interni hanno dato un esito sorprendente: il giovane risultava essere stato fotosegnalato altre 7 volte, tutte con identità diverse, ma, soprattutto a suo carico pendeva un mandato di cattura emesso dal Tribunale di Brescia, su richiesta della Procura di Crema, per il reato di “Violenza sessuale”.

Il giovane è stato quindi dichiarato in arresto ed associato al carcere di Sant’Anna.