Il segretario generale della Cgil , Guglielmo Epifani ha proposto oggi al comitato direttivo uno sciopero di 4 ore dei settori produttivi dell’ industria e dell’artigianato per il 21 febbraio.

Lo sciopero proposto dalla Cgil ”non è una scelta di rottura contro gli altri sindacati”, ma un
”rafforzamento di quel lavoro che unitariamente molti territori e molte categorie stanno portando avanti”. Lo ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, nella sua relazione introduttiva al direttivo, cominciato oggi e che si concluderà domani.

Epifani ha ricordato che più volte la Cgil ha chiesto ”a Cisl e Uil di assumere una iniziativa congiunta per preparare insieme una piattaforma e per sostenerla con la mobilitazione e
la lotta”. ”Ho letto sui giornali – ha detto ancora Epifani – che la Cisl si e’ dichiarata contraria ad uno sciopero ‘preventivo’, dalla Uil non è giunta nessuna indicazione netta. A questo punto spetta a noi, alla discussione di questo direttivo, assumere un orientamento. Credo si debba decidere
un percorso che veda una prima tappa di riflessione in un convegno (da tenersi l’11 febbraio) sulle politiche industriali nel nostro Paese e a cui deve seguire una giornata di mobilitazione e di lotta della Cgil: per questo propongo uno sciopero di 4 ore dei settori produttivi dell’industria e
dell’artigianato per il 21 febbraio.

La portata di questa scelta e i contenuti di questa iniziativa devono essere nostre proposte contro il declino e contro quell’idea bassa di sviluppo di cui fanno parte anche quelle deleghe sulla precarietà del lavoro che il Parlamento sta per approvare. In questa fase credo che sarebbe sbagliato se noi allentassimo la presa, poi a marzo-aprile si aprirà una fase diversa della nostra iniziativa”.