Anno nuovo, consueti aumenti.
Anche il 2003 non si sottrae al rincaro di bollette, tariffe e spese per i pubblici servizi. Canone Rai, pedaggi autostradali e trafori internazionali, luce e gas (i cui aumenti sono già scattati in contemporanea con il capodanno) acqua, conti correnti postali, servizi
bancari, che potrebbero arrivare nei prossimi mesi.


Ecco la mappa degli aumenti già in vigore e quelli a rischio nei prossimi dodici mesi:

– LUCE E GAS: nel primo trimestre le bollette salgono, rispettivamente, del 2,5% e del 2,2%, con un impatto sulla spesa delle famiglie tipo di ben 18 euro all’anno.
Dopo il blocco deciso lo scorso autunno, l’Autorità per l’Energia ha infatti
ritoccato i prezzi.

– AUTOSTRADE: da oggi i pedaggi sono aumentati del’1,52%, in base a quanto deciso dalla convenzione tra Anas e Autostrade. Ma
altri aumenti potrebbero scattare in corso d’anno, qualora il Cipe dovesse approvare il sistema complessivo di adeguamenti tariffari legato ai parametri di investimenti.

– TRAFORI INTERNAZIONALI: sempre da oggi, le tariffe italiane sono aumentate del 20%, a causa dell’abolizione nella finanziaria dell’esenzione Iva per le tariffe. Gli incrementi riguardano quindi solo chi imbocca i trafori dal versante italiano.

– CANONE RAI: l’abbonamento annuo alla tv di Stato passa da 93,80 a 97,10 euro (+3,5%).

– RC AUTO: i consumatori annunciano rincari compresi tra il 10 ed il 20%. Le compagnie assicuratrici stemperano l’allarme caro-polizza ma riconoscono adeguamenti compresi tra il 5 ed il
6% al netto dell’inflazione.

– CARBURANTI: il pieno di benzina, legato al caro-greggio, resta sotto i riflettori con aumenti che negli ultimi tempi hanno visto un litro di verde raggiungere quota 1,085 euro.
L’8,6% in più cioè rispetto ad un anno fa.

– SIGARETTE: un decreto di attuazione alla finanziaria, atteso per la primavera, porterà ad un rincaro di 2 centesimi di euro al pacchetto per sostenere le spese per la ricerca.

– POSTE: resta d’attualità la possibilità di un rincaro del costo dei conti correnti. E c’è già chi, tra i consumatori, ipotizza un aumento dagli attuali 0,77 euro ad 1 euro.

– NETTEZZA URBANA: aumenti del 5,2% sono già scattati nel 2002 e per l’anno in corso non si escludono ulteriori rincari nella stessa misura.

– ACQUA: anche per queste tariffe, che restano comunque tra le più basse nei confronti degli altri paesi europei, ci sarebbe in ballo un aumento del 2%.