Sono 6023 a Modena gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp), il numero è sostanzialmente stabile dal 1999, con quasi 14 mila utenti (5792 nuclei familiari), una dimensione media di 61 metri quadri e un canone annuo medio di 1517 euro nel capoluogo (il più alto a livello regionale), 1411 euro negli altri centri.

L’incidenza della morosità è dello 0,19% sull’importo complessivo dei canoni, la più bassa in tutta la regione. Il 77% del patrimonio Erp è di proprietà dell’Azienda casa, una quota che è la più alta in tutta l’Emilia Romagna.
E’ la fotografia della situazione degli alloggi pubblici che emerge dal “Rapporto 2002 sull’edilizia residenziale pubblica” realizzato a livello regionale da Quasco.
L’Acer di Modena si conferma come una delle realtà più efficienti e con le migliori prestazioni a livello regionale. E il bilancio presentato per il 2003 mostra la crescente capacità di realizzare nuovi progetti, ma anche l’intenzione di sperimentare forme innovative di interventi come la società di scopo per l’affitto, la realizzazione del Centro diurno e della Casa di riposo per anziani di via Vaciglio e la possibilità di progettare e gestire servizi per i Comuni.
Il valore immobiliare del patrimonio in provincia di Modena è valutato in circa 450 milioni di euro, a partire da una rendita catastale di due milioni e 32 mila euro, con la più alta concentrazione a livello regionale di alloggi pubblici in comuni che superano i 20 mila abitanti.
Quasi la metà (il 45%) delle famiglie che vivono negli alloggi Erp è composta da lavoratori dipendenti, i pensionati rappresentano il 44% degli utenti, i lavoratori autonomi sono meno del 2%; poco più del 5% non ha reddito. La quasi totalità degli alloggi (99,81%) è occupato da una sola famiglia: il grado di convivenza di più nuclei familiari è praticamente nullo.