Fotografia e pittura a confronto nel comune denominatore del “chiarismo”. E’ questo il filo conduttore della mostra “Immagini di luce” che inaugura questo pomeriggio alle 17.00 nella chiesa di S. Paolo a Modena.

La rassegna rimane aperta fino al 19 gennaio. Orari: feriali dalle 16.30 alle 19.30; sabato, domenica e festivi: 10-12.30/16.30-19.30.
L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Modena, propone un repertorio di oltre 70 opere di cui 40 dipinti di maestri italiani dagli anni ’30 agli anni ’50 e una trentina di scatti fotografici dello stesso periodo. Ai dipinti, eseguiti secondo lo stile del “chiarismo”, dove è la luce a dominare su colori e figure, vengono accostate le foto, eseguite con una tecnica dove, analogamente al “chiarismo”, si esaltano la luce fino ad ottenere un raffinato biancore che prevale su grigi e ombre. Tra i modenesi in mostra spicca, nella sezione fotografica, Gualberto Davolio Marani, fotografo modenese, considerato tra i fondatori del “chiarismo”. Nella sezione dedicata alla pittura sono esposte le opere dei modenesi Mario Vellani Marchi, Tino Pelloni, Leo Masinelli, Oscar Sorgato e Augusto Zoboli, poi Pio Semeghini, mantovano ma artististicamente cresciuto a Modena, quindi Carlo Dalla Zorza, Fioravante Seibezzi, Mario Disertori, Francesco De Rocchi, Umberto Lilloni, Adriano di Spilimbergo e Angelo Del Bon. Le sezione fotografica, curata da Italo Zannier, presenta gli scatti, oltre che di Marani, di Giovanni Tosi, altro modenese, Carlo Bevilacqua, Gino Bolognini, Giuseppe Cavalli, Paolo Monti, Fulvio Roiter, Bruno Rosso e Federico Vender.
Informazioni sulla mostra: http://www.provincia.modena.it, Tel: 059 209440.