“Donazione e violenza nella riflessione filosofica e sociologica” è il titolo del sesto consegno in programma domani, al Teatro Sacro Cuore in Viale Storchi 245 a Modena, organizzato dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici e dalla Circoscrizione n. 1 Centro Storico – San Cataldo. Inizio ore: 9.45.

Quali sono i meccanismi sociali e culturali che generano la violenza e la perpetuano nel tempo e nelle società di ogni epoca? La riflessione antropologica, quella sociologica e filosofica da sempre si sono interrogati sulla violenza dell’uomo sull’altro uomo, sulla volontà di soggiogare e ridurre a nulla la personalità e la realtà dell’altro. In ogni possibile risposta rimane tuttavia il mistero della violenza nelle sue molteplici modalità di esercizio – da quella fisica a quella psicologica e morale – e della luciferina gratificazione che l’accompagna. A questo mistero, in gran parte insondabile, la storia delle civiltà sembra avere risposto, in modo anche qui assai differenziato, con la pratica del dono e della donazione, cioè con il tentativo di restaurare una unità tra uomo e uomo costruita sulla gratuità e la piena apertura. A questi due poli è dedicata la riflessione del convegno nel tentativo di cogliere nelle diverse scansioni epocali – antichità, medioevo e modernità – i principi generatori sia della violenza che del dono. Brevi note: Prof. Ferdinando Marcolungo, è docente di Filosofia teoretica e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Univ. di Verona. Noto studioso di metafisica ha però negli ultimi tempi dedicato i suoi studi al pensiero di Emmanuel Levinas, confrontando la tematica etica in rapporto alla tradizione metafisica. Prof. Riccardo Panattoni, docente di Filosofia morale all’Univ. di Verona è noto per i suoi studi sulla filosofia francese contemporanea. Direttore del Centro di Studi sulle Categorie politiche europee sta portando avanti da numerosi anni un grande progetto culturale con l’Univ. di Sarajevo, relativo alla situazione della ex-Jugoslavia, emblema delle attuali tensioni europee; il progetto è stato fatto proprio dall’Unione Europea che lo sta finanziando come progetto Tempus. Prof. Italo Sciuto, docente di Storia della Filosofia medievale all’Univ. di Verona è noto per i suoi studi danteschi. Prof. Giuseppe Padovani, docente di Sociologia dei processi culturali all’Univ. di Parma, è un riconosciuto studioso di teoria dei processi culturali. Prof. Domenico Secondulfo, docente di Sociologia della comunicazione, ha da sempre coltivato interessi relativi al rapporto tra gli studi della cosiddetta antropologia del dono e processi sociale e culturali. Prof. Emilio Butturini, docente di Pedagogia e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione all’Univ. di Verona, è un noto studioso dei temi legati alla non-violenza, nonché alla pace. Ha lavorato in stretta amicizia con padre Maria Turoldo. Prof. Pierpaolo Donati, è uno dei più importanti sociologi italiani, noto in Italia e all’estero per essere il fondatore della scuola cosiddetta di “Sociologia relazionale”. Docente di Sociologia (corso avanzato) all’Univ. di Bologna ha da sempre coltivato i suoi studi anche in relazione ai temi del Dono e della Gratuità, cercandone un applicazione concerta nelle politiche sociali. Prof. Giacomo Marramao, noto studioso di filosofia politica dell’Univ. di Roma (Roma Tre) da numerosi anni analizza il fenomeno che va sotto il nome di postmodernità. Prof. Umberto Regina, uno dei più conosciuti studiosi di Heidegger, è docente di Filosofia Morale all’Univ. di Verona. Ha cercato di leggere il problema dell’essere in relazione alla problematica etica.