L’estate 2002, che metereologicamente coincide con il periodo 1° giugno-31 agosto, dopo una precoce ed anomala ondata di caldo fra la metà e la fine di giugno, si è presentata piovosa e instabile, con numerosi episodi temporaleschi che hanno portato il mese di luglio ad essere il secondo più piovoso della serie storica analizzata dall’Osservatorio geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei materiali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Con un totale di 139 mm di precipitazioni, vale a dire oltre il triplo del valore medio normale (40.3mm), l’andamento piovoso di luglio è stato superato solo dall’analogo mese del 1833. Già in precedenza, comunque, l’estate meteorologica era iniziata con manifestazioni di scrosci e temporali, tanto che nello stesso mese di giugno si erano potuti misurare un totale di 53 mmm di pioggia, allineato comunque al valore medio climatico (53 mm). Infine, il mese di agosto ha totalizzato, dopo gli ultimi nubifragi con effetti di urban flood, quasi 200 mm di pioggia, più precisamente 195.9 mm, quando climaticamente ne cadono in media 52.7 mm. In totale dell’estate risulta -quindi- di 387.9 mm, valore veramente anomalo in quanto normalmente le precipitazioni medie del periodo ammontano a 144.9 mm.
“E’ interessante notare -spiegano Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi, esperti meteorologi dell’Osservatorio- come, oltre all’ormai sempre più evidente aumento di fenomeni estremi, a conferma di una sorta di ‘tropicalizzazione’ del clima con ripercussioni a carattere locale, negli ultimi 10 anni abbiamo avuto un vistoso aumento delle precipitazioni nella stagione estiva, a fronte di una diminuzione, seppur contenuta, nella stagione invernale”.