La quotazione di Ferrari in Borsa è solo rinviata. Lo ha sottolineato il presidente Luca di Montezemolo nel corso del suo intervento a Maranello, in cui si è detto comunque orgoglioso del fatto che l’azienda possa contribuire a risolvere le difficoltà attuali
della Fiat.


”Quando nel ’97 abbiamo deciso e avviato il piano di ristrutturazione – ha osservato parlando di Ferrari – non pensavamo alla borsa. Poi, abbiamo deciso di percorrere questa strada, è dura, siamo soddisfatti dell’evento rappresentato dall’arrivo del nuovo azionista Mediobanca. Ma la quotazione in
borsa è solo rinviata”. Successivamente, parlando a margine del nuovo assetto nel capitale sociale Ferrari, a chi gli chiedeva del prezzo pagato
da Piazzetta Cuccia per il 34% (775 milioni di euro), ha detto che ”è assolutamente equo” e che ”con l’entrata di Mediobanca nei programmi Ferrari non cambia nulla. Semplicemente
– ha specificato – ora Ferrari ha un azionista forte come Fiat e invece di tanti altri piccoli azionisti, c’è Mediobanca”. Per quanto riguarda poi le problematiche emerse con alcuni istituti di credito nel corso della trattativa che si è conclusa con l’acquisizione del 34% del capitale da parte di
Mediobanca, nonchè su possibili novità sul fronte finanziario, Montezemolo ha rimandato all’azionista Fiat. E sul tema di quanto e in che modo l’apporto di Ferrari potrà aiutare il Lingotto a risolvere i propri problemi, Montezemolo ha risposto
che ”questo va chiesto alla Fiat. Per quanto mi riguarda – ha concluso – sono felice di avere avuto e di avere Fiat come proprietario”.
Luca di Montezemolo, sostiene di aver raggiunto i tre obiettivi principali che si era prefisso al suo ritorno a Maranello nel 1991 e di conseguenza
considera ”esaurito il proprio compito”. Montezemolo ha però chiarito che il suo non è un annuncio di dimissioni: ”Questo non significa che Montezemolo – ha spiegato – vada via dalla Ferrari. Solo che quando si raggiungono determinati obiettivi si ha bisogno di un attimo di riflessione”.