Condannati in primo grado a 22 anni di reclusione per l’ omicidio di una giovane prostituta, Zanna Oleksik, il cui corpo carbonizzato fu trovato la notte del 4 giugno ’99 nelle campagne fra Bologna e Modena, due cittadini ucraini, Serghei Masluk e Anatoliy Shyknenko, da tre anni in carcere, sono stati assolti dalla Corte di Assise di Appello del
capoluogo emiliano per non aver commesso il fatto. I due sono tornati in libertà.


Lo stesso Pg Eleonora De Marco aveva chiesto l’ assoluzione. I difensori, avvocati Matteo Murgo e Francesca Baricchi, da tempo si battevano per il riconoscimento dell’ innocenza dei due ucraini e qualche tempo fa avevano anche presentato un esposto alla Procura di Bologna in cui venivano rivisitati gli elementi di indagine già emersi nel corso del dibattimento di primo grado. ”Sono soddisfatto – ha commentato l’ avv. Murgo – perchè
è emersa la verità nel corso del processo disecondo grado: i due erano completamente estranei alla vicenda. Sono però insoddisfatto perchè molti temi investigativi non sono stati
adeguatamente approfonditi in fase di indagine”.
Nell’ esposto i due legali ricordavano che la condanna a 22 anni si era basata esclusivamente su elementi di natura indiziaria. I difensori avevano sottolineato che sia in fase di indagine preliminare che in dibattimento, era emerso un coinvolgimento di altre persone dell’ ambiente della prostituzione di Borgo Panigale (i due ucraini sfruttavano la ragazza, che era la loro unica fonte di reddito). L’ esposto sottolineava che la vittima era stata in precedenza sfruttata da una donna, una connazionale, e che aveva fatto scrivere ad un’
amica il nome e il cellulare di questa donna aggiungendo che ”se le fosse successo qualcosa quella poteva averne la responsabilita”’.