In molte fabbriche metalmeccaniche dell’ Emilia Romagna ma anche tessili, della ceramica, dell’ agroindustria e del commercio ci sono state fermate di un quarto d’ora, mezz’ora o un’ ora per protestare contro la firma del verbale che ha dato il via alla trattativa che riguarda anche il
mercato del lavoro.


A Modena sono state coinvolte da scioperi e fermate, secondo i dati forniti dalla Cgil, circa una ottantina di aziende mentre a Ferrara Fim, Fiom e Uilm che hanno proclamato per domani,
un’ora di sciopero in tutte le aziende nell’ ultima ora di lavoro (due ore di sciopero alla Berco di Copparo, la piùgrossa fabbrica metalmeccanica della regione). Molte le fabbriche interessate alla mobilitazione anche nel bolognese fra
cui l’ Acma, la Corazza, la Magneti Marelli, la Beghelli, la Lamborghini, la Ducati, la Minarelli. Un’ ora di sciopero anche alla Scm (720 dipendenti) di Rimini. Domani è prevista la mobilitazione in altri fabbriche del riminese. Fermate anche in
alcune aziende alimentari del parmense. Intanto a Reggio Emilia è confermato al momento lo sciopero di 4 ore da tempo proclamato da Cgil, Cisl e Uil territoriali per mercoledì mattina, con al centro un intreccio di temi locali (contrattazione articolata) e nazionali (art. 18 e deleghe del Governo, la legge Bossi Fini sull’ immigrazione). E’ prevista un corteo con una manifestazione che sarà conclusa da Guglielmo Epifani, vice segretario nazionale della Cgil.