Confermati i sospetti della Polizia Municipale che negli ultimi tempi a Modena aveva notato una vera e propria invasione di minori extracomunitari di provenienza nordafricana, dediti allo spaccio sulla piazza cittadina.

Nell’ ambito degli impegni assunti con il Contratto di Sicurezza, i controlli effettuati in alcuni casolari ed in alcune zone di “sofferenza” della città, hanno consentito di individuare una ventina giovani spacciatori. Quasi tutti, come ha dimostrato l’operazione compiuta nella tarda serata di ieri dagli uomini del comando di Viale Amendola, dediti al commercio illegale di sostanze stupefacenti in zone tristemente note come quelle di Via Attiraglio, Viale gramsci, Parco XXII Aprile e Via Nonantolana. Il tutto sotto la regia di M. A. 22 enne marocchino già conosciuto dalle forze dell’ordine per spaccio di droga e detenzione di armi e la sua compagna, che svolgeva il compito di autista, M. C. 21 anni cittadina italinana incensurata. E’ proprio seguendo alcuni minori che gli agenti della Polizia Municipale sono riusciti ad individuare la persona che gestiva il “giro” e che forniva loro le sostanze stupefacenti. Il meccanismo, era semplice ma consolidato. Ai minori (in gergo chiamati “cavalli”) venivano consegnate di volta in volta poche dosi che nascondevano in bocca e che in maniera repentina riuscivano a consegnare ai clienti. In caso di controlli le dosi, racchiuse in involucri pressoché ermetici, venivano ingoiate ed i minori risultavano “puliti”. Il meccanismo è saltato ieri sera quando gli agenti sono riusciti a fermare uno dei minori, che aveva ricevuto le dosi da M. A., prima che potesse ingoiarle. Contemporaneamente altro personale, nella zona della Sacca, fermava il “capo” ed M. C., una ragazza italiana di 21 anni con funzioni di autista della banda. La perquisizione della vettura su cui viaggiavano, una Y 10, consentiva di trovare un involucro contenente circa 10 gr. di cocaina. In una successiva perquisizione nell’appartamento occupato dalla donna, venivano trovati, oltre ad una modica quantità di hascisc, due marocchini minorenni (di 14 e 18 anni) ed un altro maggiorenne, a conferma dei sospetti che avevano dato origine all’operazione. Dopo gli accertamenti di rito, il marocchino e la ragazza sono stati arrestati mentre è scattata una denuncia a piede libero degli altri quattro fermati. I minorenni, su disposizione della Procura della Repubblica, sono stati affidati ad una comunità di recupero.