Dal 20 ottobre ad oggi, nel modenese
sono stati 25 i casi di cittadini che hanno chiesto l’intervento
delle forze dell’ ordine e del sistema sanitario, per presunta
(o temuta) contaminazione da spore di antrace. Gia’ per 13 casi
e’ giunto l’esito (negativo) delle analisi eseguite dall’
Istituto zooprofilattico di Foggia.

A fare il punto sulla
situazione e’ stata in mattinata la stessa Azienda Usl.
I primi due casi (rivelatisi poi falsi allarmi) sono stati
segnalati il 20 ottobre a Modena e Spilamberto, dove due persone
che temevano di essere state esposte alla presunta
contaminazione, sono state sottoposte a terapia antibiotica.
Altre richieste di intervento sono giunte nei giorni successivi
da Vignola e Castelnuovo, Carpi, Cognento, Novi e Camposanto,
Marano e Carpi, fino al piu’ recente episodio, registrato ieri
mattina a S. Felice sul Panaro, presso un’azienda artigiana dove
e’ giunta una busta senza mittente. Complessivamente sono state
30 le persone trattate con antibiotici: l’episodio piu’
eclatante e’ quello della ditta di spedizioni ‘Globo Trans’ di
Spilamberto, dove 12 persone sono state sottoposte a terapia, ma
anche in questo caso l’ allarme e’ rientrato.
L’ Ausl ricorda che questi episodi hanno costi notevoli, sia
dal punto di vista prettamente economico, che di lavoro e
dispendio di energie. Ad esempio, un kit utilizzato dai vigili
del fuoco al momento della richiesta di intervento costa un
milione, mentre per ogni caso gli esperti devono impegnare
quattro ore di lavoro.