Vietato chiamare “carne” il grasso. Giro di vite
della Commissione europea sull’etichettatura di alcuni prodotti alimentari. Oggi, infatti, il consumatore non puo’ sapere se il prodotto che acquista e’ composto di vera carne, ossia di muscolo, oppure di parti come grasso, tendini, nervi e frattaglie, che carne in senso proprio non sono.

Per questo motivo e’ in via di approvazione una direttiva con cui il termine “carne” sara’ riservato solo ai muscoli, mentre il grasso e le frattaglie (cuore, fegato, rognone e cosi’ via) dovranno essere etichettate come tali.
La direttiva prevede anche dei limiti alla presenza di grasso e di tessuto connettivo (tendini e nervetti, per esempio) attaccati al muscolo. E’ il caso della salsiccia, che non potra’ piu’ chiamarsi di “carne suina” se il grasso superera’ il 30 per cento e il tessuto connettivo il 25 per cento. Limiti piu’ bassi sono previsti per le carni di altri animali, come bovini, convigli e pollame.